Un caro amico non c'è più. Marco Fonzoli.
Gli avevo fatto gli auguri per il compleanno il 17, tramite un sms. Un messaggino. Un gesto oggi normalissimo, ma che ora mi sembra qualcosa di impersonale, freddo e distaccato.
Lui mi rispose il giorno dopo, ringraziandomi di cuore e chiedendomi come era andata la cena. Una cena che avevo cercato di organizzare con Max per lui, per fargli gli auguri e per scambiarci quelli di Natale. Una cena richiesta più volte dal "Fonz". L'occasione del compleanno sembrava buona. Purtroppo Fonz era caduto giorni prima e si era fatto male. E come spesso gli succedeva, purtroppo, quando lui si faceva male non era mai una situazione banale. Eppure al telefono era il vecchio Fonz, prodigo di dettagli raccapriccianti sulle sue ferite ed interventi, e con quel tono quasi sornione di sempre. Mi aveva detto che l'aveva sfangata anche questa volta, che gli era andata bene. Il 22 dicembre sarebbe dovuto andare in ospedale, per un intervento. Lo salutai. Dispiaciuto per l'incidente, ma tutto sommato rinfrancato dalle sue assicurazioni. Ovviamente la cena andò a farsi benedire e risposi che avremmo rimandato a quando si sarebbe rimesso un pò.
Mi ricordo ancora le sue ultime parole, circa la barbosa fisioterapia che avrebbe dovuto fare.
Il 23 partii per le vacanze di Natale. Era da un anno che mancavo da casa, e quindi, preso dalla stanchezza e forse dall'egoismo, dalla voglia di cambiare aria, non l' ho più chiamato.
Ieri la notizia. Il "Fonz" non c'è più.
E ti accorgi di non sapere come, perchè, quando.
Un rapido giro tra i contatti comuni. Stessa cosa.
E quel che è peggio, ti accorgi che nessuno sa di preciso dove andare a salutarlo l'ultima volta.
E ti accorgi di non sapere se vuoi andarlo a salutare perche sai che a lui sicuramente farebbe piacere, o se è per mettere a posto la tua coscienza sporca. Sporca perchè non lo hai chiamato, sporca perchè qualche volta non gli hai dedicato l'attenzione che ti chiedeva, posta dopo i tuoi impegni, che adesso, onestamente, non ti sembrano un granchè.
E ti accorgi che adesso c'è un vuoto abbastanza grande.
Il Fonz era un grandissimo appassionato di fumetti. L'avevo conosciuto sicuramente in una mostra (o a Lucca o a Prato). Non riesco a ricordare neppure dove e quando.
La prima immagine nitida del Fonz che ho è quando me lo ritrovai tra gli allievi di un corso di Flash che tenevo a Firenze. Le domande che mi faceva, a volte talmente disarmanti, che mi facevano pensare che lui di quel programma sapesse più di quanto voleva far intendere (e invece era solo voglia di conoscenza, ero io che in realtà sgamuffavo parecchio).
Quel periodo cementò la nostra amicizia. Poi fu un susseguirsi di ritrovi al "punto blu" di Prato, per prenderlo e andare a questa cena o a quell'altro evento fumettistico, di momenti "Fonz Consiglia" tra me, Max e lui, sempre immortalati da una foto, e infinite e lunghissime pause caffè al bar di piazza del giglio durante LuccaComics.
E adesso?!? Già mi immagino la prossima Lucca... senza il tenace Fonz. Senza un "Fonz Consiglia". Le sere dal mio caro amico Max senza dover dire "porca puttana, devo rispondere alla mail del Fonz".
E il rimpianto di non avergli potuto dire che era un Amico.
Sono cose che diamo per scontato. il "tanto ci vediamo poi" è d'obbligo. E invece no. Eppure ho passato altre esperienze simili.
La vita è una puttana.
Ciao Marco.
Questo, invece, è un montaggio con vari supereroi interpretati da Alex Ross...
Autore per il quale il Fonz aveva una particolare ammirazione.
Credo possa fargli piacere...
Autore per il quale il Fonz aveva una particolare ammirazione.
Credo possa fargli piacere...